ALLEGATO XXVI Prescrizioni Per La Segnaletica Dei Contenitori E Delle Tubazioni

Prescrizioni Generali Per La Segnaletica Di Sicurezza

1. I recipienti utilizzati sui luoghi di lavoro e contenenti sostanze o miscele
classificate come pericolose
conformemente ai criteri relativi a una delle classi di pericolo fisico o di pericolo per la salute in conformità del
regolamento (CE) n. 1272/2008 nonchè i recipienti utilizzati per il magazzinaggio di tali sostanze o miscele
pericolose
e le tubazioni visibili che servono a contenere o a trasportare tali sostanze o miscele pericolose
devono
essere etichettati con i pertinenti pittogrammi di pericolo in conformità di tale regolamento.

Il primo comma non si applica ai recipienti utilizzati sui luoghi di lavoro per una breve durata nè a quelli il cui contenuto
cambia frequentemente, a condizione che si prendano provvedimenti alternativi idonei, in particolare azioni di
informazione e/o di formazione, che garantiscano un livello identico di protezione.

L’etichettatura di cui al primo comma può essere:

• sostituita da cartelli di avvertimento di cui all’ALLEGATO XXV che riportino lo stesso pittogramma o simbolo; se
non esiste alcun cartello di avvertimento equivalente nella sezione 3.2 dell’allegato XXV, deve essere utilizzato
il pertinente pittogramma di pericolo di cui all’allegato V del regolamento (CE) n. 1272/2008;
• completata da ulteriori informazioni, quali il nome e/o la formula della sostanza o miscela pericolosa
e dai dettagli sui rischi connessi;
• completata o sostituita, per quanto riguarda il trasporto di recipienti sul luogo di lavoro, da cartelli che siano
applicabili in tutta l’Unione per il trasporto di sostanze o miscele pericolose

3. Al’etichettatura di cui al punto 1 che precede si applicano, se del caso, i criteri in materia di caratteristiche
intrinseche previsti all’ALLEGATO XXV, punto 1.4 e le condizioni di impiego di cui all’ALLEGATO XXV, punto 2,
riguardanti i cartelli di segnalazione.

4. L’etichettatura utilizzata sulle tubazioni deve essere applicata, fatte salvi i punti 1, 2 e 3, in modo visibile vicino ai
punti che presentano maggiore pericolo, quali valvole e punti di raccordo, e deve comparire ripetute volte.

5. Le zone, i locali o gli spazi utilizzati per il deposito di quantitativi notevoli di sostanze o miscele pericolose devono
essere segnalati con un cartello di avvertimento appropriato, conformemente all’ALLEGATO XXV, punto 3.2, o
indicati conformemente al punto 1 del presente allegato, tranne nel caso in cui l’etichettatura dei diversi imballaggi o
recipienti stessi sia sufficiente a tale scopo.

Se non esiste alcun cartello di avvertimento equivalente nella sezione 3.2 dell’allegato XXV per mettere in guardia
dalle sostanze chimiche o miscele pericolose, occorre utilizzare il pertinente pittogramma di pericolo, di cui
all’allegato V del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio.

I cartelli o l’etichettatura di cui sopra vanno applicati, secondo il caso, nei pressi dell’area di magazzinaggio o sulla
porta di accesso al locale di magazzinaggio.

NOTE ALL'ALLEGATO

Il Decreto Legislativo 15 febbraio 2016, n. 39, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.61 del 14 marzo 2016 e in vigore dal 29 marzo 2016, ha introdotto modifiche all'Allegato XXVI del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, relativo alle Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni.

Le modifiche riguardano l'aggiornamento delle normative in materia di etichettatura e segnaletica, in particolare per i contenitori e le tubazioni che contengono sostanze o miscele pericolose. L'introduzione di queste modifiche è stata necessaria per adeguare la normativa nazionale ai criteri stabiliti dal regolamento (CE) n. 1272/2008, noto come CLP (Classification, Labelling and Packaging), che armonizza la classificazione, l'etichettatura e l'imballaggio delle sostanze chimiche in tutta l'Unione Europea.

Principali modifiche introdotte:

Etichettatura dei contenitori e delle tubazioni:

I contenitori e le tubazioni visibili che contengono o trasportano sostanze o miscele pericolose devono essere etichettati con i pertinenti pittogrammi di pericolo, in conformità con il regolamento CLP.

Alternative all'etichettatura:

L'etichettatura può essere sostituita o completata da cartelli di avvertimento, in conformità con l'allegato XXV, che riportino lo stesso pittogramma o simbolo.

Applicazione della segnaletica:

La segnaletica deve essere applicata in modo visibile sui lati dei contenitori o delle tubazioni, vicino ai punti che presentano maggiore pericolo, come valvole e punti di raccordo.

Sostituzione di cartelli specifici:

Il cartello di avvertimento per "Sostanze nocive o irritanti" è stato soppresso, e sono state introdotte note per specificare che il cartello di avvertimento "Pericolo generico" non deve essere utilizzato per le sostanze chimiche pericolose, se non in casi specifici.

La norma UNI 5634 è una norma italiana che definisce i colori da utilizzare per l’identificazione dei fluidi convogliati all’interno di tubazioni e canalizzazioni non interrate. Questa norma è particolarmente rilevante per la sicurezza negli ambienti di lavoro, poiché consente di identificare rapidamente il tipo di fluido trasportato, riducendo i rischi di incidenti dovuti a scambi o errori.

Punti principali della norma UNI 5634:

Colori identificativi:

La norma specifica una serie di colori da applicare alle tubazioni in base al tipo di fluido che esse trasportano. Questi colori sono applicati in forma di bande colorate lungo la tubazione, garantendo un'identificazione immediata e visiva del contenuto.

Fluide pericolosi:

Le bande colorate devono essere applicate in modo particolare sulle tubazioni che trasportano fluidi pericolosi, come acidi o alcali. Questo accorgimento è fondamentale per la sicurezza degli operatori, in quanto permette di riconoscere rapidamente i rischi associati.

Applicazione della norma:

La UNI 5634 è la norma più utilizzata in Italia per questo scopo, ed è preferita rispetto ad altre norme internazionali o locali per l’identificazione dei fluidi in tubazioni non interrate.

Sostituzione della versione precedente:

La versione del 1997 della norma (UNI 5634-97) ha sostituito la precedente versione del 1965 (UNI 5634-65), aggiornando e uniformando i criteri di identificazione in base agli sviluppi tecnologici e alle esigenze di sicurezza più moderne.

Utilizzo delle bande colorate:

L’utilizzo delle bande colorate non solo identifica la natura del fluido, ma fornisce anche informazioni aggiuntive che possono essere cruciali in situazioni di emergenza o durante la manutenzione delle tubazioni.

Di seguito è riportata una tabella indicativa dei colori e dei fluidi che rappresentano secondo la norma UNI 5634.

Colore e Fluido Identificato
Verde Acqua (fredda, potabile, di processo, ecc.)
Rosso Vapore (bassa, media e alta pressione)
Giallo Gas combustibili
Blu Aria compressa
Marrone Olio
Arancione Acidi
Violetto Alcalini
Grigio Fluidi pericolosi non altrimenti classificati
Nero Scarichi e fognature
Bianco Vapore (bassa pressione)
Azzurro Ossigeno

Note sull'applicazione:

Bande colorate: Le bande di colore devono essere applicate in punti chiave lungo le tubazioni, come vicino a valvole, giunti e in prossimità dei punti di manutenzione.
Visibilità: Le bande devono essere ben visibili e mantenute in buone condizioni per garantire una corretta identificazione nel tempo.
Dimensioni delle bande: La larghezza delle bande colorate deve essere adeguata al diametro delle tubazioni per garantire che siano facilmente identificabili a distanza.

Disclaimer

Il presente testo non riveste carattere di ufficialità. Le versioni ufficiali dei documenti sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana a mezzo stampa oppure sui siti www.ispettorato.gov.it, www.lavoro.gov.it, www.normattiva.it. Le considerazioni esposte sono frutto esclusivo del pensiero degli autori e non hanno carattere in alcun modo impegnativo per l’Amministrazione Pubblica di appartenenza. 

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